sabato 28 aprile 2018

Argomentiamo: L'uomo è più o meno crudele rispetto alla società dell'antica Roma?

Questi giorni stiamo affrontando il testo argomentativo e, parlando della guerra in occasione del 25 aprile; la maestra ci ha chiesto con quale delle due tesi eravamo d'accordo.
TESI A) Gli uomini sono rimasti crudeli come al tempo dei Romani
TESI B) Gli uomini sono meno crudeli di un tempo
Dopo aver riflettuto a casa, in classe abbiamo raccolto in gruppo le nostre argomentazioni e le abbiamo esposte agli altri, discutendo tutti insieme le diverse opinioni. 
Tesi A : Argomentazioni
Gli uomini sono crudeli come un tempo perchè:   
-adesso si fanno esperimenti sugli animali
-si uccidono le persone di razze diverse
-si usano armi chimiche anche sui bambini
-non vogliamo accogliere quelli di altri paesi pur sapendo quello che stanno vivendo
- Romani rendevano schiavi, noi uccidiamo
-per la ricchezza si uccide continuamente anche ora, con armi che uccidono tantissime vittime
- c'è tanta crudeltà in famiglia perche vengono uccise molto donne
- in alcuni paesi le cose non sono cambiate rispetto al passato
La maestra ricorda che i Romani uccidevano oltre a rendere schiavi. 

Tesi B Argomentazioni
Gli uomini non sono più crudeli come un tempo perchè:
- i genitori erano più severi, adesso lo sono di meno; nell'antichità il papà poteva vendere un figlio come schiavo,  ai  nostri tempi ci si prende più cura dei bambini. 
- le maestre non picchiano, al massimo ti mettono una nota o danno una punizione; prima se ti mettevano in ginocchio sui ceci e ti davano le bacchettate sulle dita; 
vengono aiutati i disabili, le donne sono più libere, c'è più cura dei morti 
- Oggi i problemi non si risolvono più con la guerra ma si discute;  oggi la guerra è una scelta difficile mentre, prima era normale e accettata
- oggi si combatte a volte solo per difesa
- in guerra c'è più cura dei feriti, un tempo si lasciavano sul campo;
 -Prima nelle guerre il combattimento era di più corpo a corpo, invece oggi con le nuove tecnologie i soldati uccisi sono meno, anche se sono di più le vittime civili.
-Siamo tutti diversi nel mondo: alcuni sono più crudeli di altri
- Si è capito che la crudeltà non porta a niente
- Sono i governi che decidono ma la popolazione non vorrebbe mai la guerra invece al tempo dei Romani essere soldati era prestigioso, quindi la guerra era considerata importante. 

La maestra interviene con la sua opinione anche perchè conosce il mondo da più tempo dei bambini. Dice che l'uomo in questa epoca riflette tanto su ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. E' diventato più consapevole ed è arrivato a dei valori importanti come il principio costituzionale "L'Italia ripudia la guerra" o alle leggi che tutelano i diritti di donne,  bambini, disabili, l'ambiente, ecc.

domenica 15 aprile 2018

venerdì 23 marzo 2018

venerdì 16 marzo 2018

Spettacolo "Il fiore Azzurro"


Oggi siamo andati a teatro a vedere lo spettacolo "Il fiore azzurro". Un'attrice in scena narrava, insieme al pupazzo Tzigo, questa bellissima fiaba della tradizione tzigana.
Tzigo è il protagonista che racconta di un viaggio alla ricerca della felicità e della fortuna al seguito di un magico fiore azzurro. Ė un personaggio che appartiene alla tradizione fiabesca dei Rom, un bambino che deve continuamente fare i conti con la sua diversità e con il pregiudizio che colpisce il suo popolo ma che, come tutti gli eroi delle fiabe, dopo aver attraversato boschi e villaggi, incontrato animali magici e affrontato mille pericoli, crescerà e diventerà grande. Un viaggio di crescita dove l’andare di Tzigo corrisponde ad una ricerca della sua identità. In modo emozionante la diversità, il superamento delle difficoltà, il coraggio e l’amicizia  sono raccontati con leggerezza e poesia.

giovedì 8 marzo 2018

8 marzo: la festa delle donne con Malala

Per celebrare la lotta delle donne di ogni tempo per la conquista dei propri diritti, la maestra Paola in questi giorni ci ha letto la storia di Malala Yousafzai, una ragazza pachistana che oggi ha  21 anni e che sin da bambina ha lottato per il diritto all''istruzione e alla libertà delle bambine e per questo ha messo a rischio la propria vita.

Attivista pakistana, nata a Mingora il 12 luglio 1997. Nel 2014 ha ricevuto il premio Nobel per la pace, divenendo a 17 anni il più giovane premio Nobel della storia.
Cresciuta nella regione pakistana dello Swat, dove i suoi genitori gestivano alcune scuole, sin da giovanissima fu attiva nella lotta per i diritti civili e per il diritto all’istruzione dei bambini. Nel 2009 iniziò a tenere un blog per la BBC (British Broadcasting Corporation), raccontando la vita sotto il regime talebano. Nei suoi post reclamava il diritto primario, anche in quanto donna, ad avere un’educazione scolastica e denunciava il regime dei talebani pakistani, ostili all’istruzione delle bambine. Nel 2010 il reporter Adam B. Ellick realizzò un documentario sulla sua battaglia per l’istruzione femminile e contro i talebani.

Il 9 ottobre 2012 i talebani le spararono alla testa sull’autobus che la accompagnava a scuola. Il tentativo di assassinio ebbe subito un’eco mondiale, portando alla mobilitazione dei leader internazionali a favore dell’istruzione primaria e in particolare del diritto delle bambine ad andare a scuola.
Dopo le cure a Londra, nella sua prima apparizione pubblica dopo l’attentato, il 12 luglio 2013, giorno del suo sedicesimo compleanno, parlò all’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) lanciando un appello per il diritto all’istruzione dei bambini di tutto il mondo.

Insignita nel 2013 del premio Sakharov per la libertà di pensiero dal Parlamento europeo, l’anno successivo ricevette il premio Nobel per la pace «per la battaglia contro la repressione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all’educazione». 

Scriviamo una lettera a Malala: 
"Cara Malala 
dopo tutte le tue sofferenze sei diventata ancora piu' forte come un uccello che e' caduto e si e' rialzato con le ali piu' potenti.
noi ti ammiriamo per il tuo coraggio e per la tua forza, non quella fisica ma quella interiore.
Sei una persona che non si arrende al primo ostacolo ma che lotta fino in fondo e per questo ti meriti tutto il bene del mondo e anche di più.
Non ti scoraggiare per la prima persona che ti giudica o che ti viene contro ma continua a lottare .
Quindi per noi sei come una luce che illumina la nostra strada.
Questa poesia è per te :
Coraggiosa , intelligente ,sensibile, forte 
sono queste le parole che ti rispecchiano.
Nella tristezza e nella guerra 
sei riuscita a ribellarti 
contro i talebani .
Noi ti ammiriamo per quello che hai fatto ,
difendere i diritti dei bambini 
è una luce di gioia per tutti.
L' amore vero è quello 
che fai ogni giorno per l'infanzia .
alla cattiveria non pensare 
la felicità ..... VIVILA.
                                               Vale e Melissa .

martedì 6 marzo 2018

A lezione di legalità

Oggi in classe è venuto il comandante dei Carabinieri di Bazzano per parlarci della legalità e del rispetto delle regole.
Le regole sono necessarie per vivere bene insieme e creare un mondo bello.
Ci parla del bullismo e del cyberbullismo. Chiede: Chi fa il bullo in classe? Due alzano la mano. Chi ha assistito ad atti di bullismo e non ha avuto il coraggio di dirlo e protestare? In otto alzano la mano.Anche chi assiste  e non dice niente è un bullo. Si chiama "omertà": è tacere quando si vede qualcosa di sbagliato. Abbiamo l'obbligo di dire quello che vediamo. Chi sta zitto è omertoso. Come si risolvono questi problemi? Con un concetto del mondo del calcio: bisogna passare la palla. Nella realtà occorre "passare la palla" agli altri, cioè denunciare ciò che è successo, dirlo a chi se ne deve occupare, non tenersi la palla e il problema per sé.  Abbiamo un obbligo morale, una responsabilità.
Per difendere chi viene oppresso bisogna fargli uno scudo attorno. Ma a volte il cerchio può essere negativo, perché non fa entrare gli altri. Quindi il cerchio deve essere inclusivo anche con chi si comporta male, deve aiutarlo a cambiare atteggiamento perché un bullo potrebbe diventare un delinquente, quindi bisogna aiutare chi sbaglia a migliorare. Si allontana l'azione ma non la persona, capendo che chi cerca di mostrarsi superiore in realtà spesso si sente più debole. Non dobbiamo giudicare gli altri.
Oggi ci sono anche altri problemi come il cyberbullismo: deridere qualcuno attraverso il mezzi di comunicazione di massa. I bambini non dovrebbero usare i cellulari e soprattutto Internet. Bisogna stare attenti alle informazioni e alle notizie che si trovano in Internet perché spesso sono false, sono le cosiddette "bufale".
Nel cassetto mettiamo due cose: i sogni e i problemi. Se il sogno rimane nel cassetto non cresce e rimane piccolo ma se io lo nutro attraverso la mente, la forza di volontà e il coraggio il sogno si trasforma e si realizza. I problemi invece si alimentano da soli, quindi se li lasciamo nel cassetto diventano sempre più grandi. la soluzione è nel non metterli nel cassetto ma affrontarli. Se noi colpiamo il problema quando è piccolo lo eliminiamo: quindi se uno si comporta da bullo e io lo affronto subito, lui smette di comportarsi  così.
Il comandante chiede: -Siete perfetti o imperfetti? Molti rispondono imperfetti. Perché? Perché non sappiamo e non capiamo tutto. In realtà siamo tutti perfetti. L'essere umano è perfetto in quello che è. Anche se qualcuno non ha un braccio è un essere perfetto. Le persone sono perfette, sono le azioni che a volte sono sbagliate.
Quali sono i problemi del mondo? Inquinamento, guerre, povertà, fame, ecc... A casa abbiamo la soluzione a questi problemi. Quale? Lo specchio. Dobbiamo guardarci in faccia invece di giudicare gli altri. Ogni giorno occorre dirsi "Ti voglio bene, ti amo". Se io ho un grande amore per me stesso amerò gli altri e avrò un grande rispetto per gli altri. Lo specchio ci aiuta ad essere delle persone migliori, è un invito a guardarsi dentro e migliorare il proprio comportamento.
Alla fine dell'incontro, quale riflessione nasce dentro ognuno di noi? Quale insegnamento voglio fare mio e coltivarlo per migliorare la mia vita? Ognuno esprime i suoi pensieri.  
" Ho la responsabilità di salvare i bambini poveri." Andrea T.
"Oggi ho capito che non bisogna essere violenti e che si devono rispettare gli altri, non bisogna causare problemi che poi devi risolvere." Leo T.
"Ho imparato che il bullismo non è bello e quando c' è un bullo devo fermarlo. Ho imparato che bisogna essere  gentile e non essere sgarbato con gli altri."Leo Poli.
"Ho capito che tutti possono essere supereroi. Da oggi farò crescere i sogni, risolverò in fretta tutti i problemi e dirò sempre tutto quello che accade." Davide
"Io ho imparato a non prendere più in giro i più deboli. Il pensiero che mi è rimasto in mente è che bisogna dire tutte le cose brutte che succedono." Andrea G.
"Io ho capito che non devo fare la bulla altrimenti quando cresci diventi cattiva e nessuno ti vorrà bene. Dopo la vita diventerà marcia." Emna
"Quello che ho imparato è che se vedo un bullo che tratta mala uno più debole devo dirlo a un adulto. Ho anche capito che devo avere i cassetti vuoti sia quello dei sogni che  quello dei problemi; quello dei sogni deve essere vuoto perchè devo coltivarli invece quello dei problemi perchè devo risolverli. " Emma
"Quello che mi è rimasto impresso è che devo comunicare le scene di bullismo a cui assisto,devo aiutare il mondo e alimentare il mio sogno." Alessandra
"Bisogna alzarsi quando entra una persona superiore a noi. Quindi bisogna rispettarsi.
I problemi devono essere eliminati subito.
I sogni devono essere coltivati per poter essere realizzati.
Oggi ho deciso che, da grande voglio fare l' insegnante, perchè è un lavoro impegnativo.
Noi siamo tutti perfetti, perchè tutti, possiamo fare tutto."Anna
"Nel cassetto i problemi non ci devono essere perché si ingrandiscono da soli e quindi li dobbiamo affrontare subito. Invece i sogni li dobbiamo alimentare e farli crescere." Valentina.
" Ho imparato che non esiste l' imperfezione e tutti siamo perfetti come siamo."  Francesca.
"Da oggi ho capito che nessuno è imperfetto e che non devo offendere gli altri, ma trovare nelle persone il lato migliore e aiutarli nei problemi." Melissa.
"Ho imparato che se ho dei problemi li devo affrontare prima che diventino troppo grandi" Giorgio
"Da oggi ho imparato che quando un bullo mi prende in giro devo fargli cambiare idea" Arturo
"Ho imparato che se c' è un bullo va affrontato."Viola
"Oggi ho imparato che non bisogna fare i bulli, dobbiamo insegnare ai prepotenti ad avere dei comportamenti migliori verso i compagni di classe .Un pensiero che mi è rimasto impresso è di alimentare i propri sogni e di sconfiggere i problemi e non lasciarli mai nel cassetto."Andrea Lamandini
"Io ho imparato a credere nei miei amici. Il pensiero che mi e' rimasto impresso e' quello del cerchio, perche' bisogna aiutar e e difendere gli amici dai bulli" Giorgia
"Oggi ho capito diverse cose: non sono imperfetto cioè sono perfetto per quello che sono; i bulli possono cambiare e esistono  i supereroi anche nella vita reale, come i poliziotti." Christian.
"Noi siamo tutti perfetti anche quelli che hanno dei problemi. per esempio le persone senza una mano. Siamo noi che crediamo di  essere imperfetti. Ho capito che è meglio non diventare mai bulli" Alessandro Daka                                                  
"Oggi ho capito che devo coltivare i miei sogni e le mie passioni e devo crederci. Per esempio io da grande vorrei diventare un pittore e spero di riuscirci." Alessandro Donini

La maestra Paola aggiunge che ultimamente ha osservato dei comportamenti sempre più corretti, gentili e amorevoli tra i compagni: ieri un bambino è stato escluso da un gioco perché aveva preso in giro un suo compagno, poi però un altro si è intenerito e gli ha ceduto il suo posto e un altro ancora ha visto la scena e ha fatto lo stesso!  La gentilezza e la comprensione creano una catena d'amore che scalda il cuore! La 5° A  può essere orgogliosa dei progressi che ha fatto. E anche le sue maestre!

lunedì 5 marzo 2018

Rospo o rospa?

Oggi iniziamo il percorso con il Parco San Teodoro: "Rospo o rospa?".
Quest'anno esploreremo il mondo del maschile e del femminile nel regno animale.

In classe Cristina, dopo averci spiegato i simboli del maschile e femminile, propone un gioco di coppia con delle tessere: occorre ragionare in coppia su quale, fra le due immagini di animali,  è il maschio e qual è la femmina. Dopo condividiamo ciò che abbiamo capito.
Alcuni maschi hanno corna.  A volte anche le femmine le hanno (come le mucche), ma il palco dei maschi serve per combattere per avere le femmine. Tuttavia i maschi non si ammazzano nel combattimento, tranne quando vivono in cattività.
Tra gli uccelli, i maschi hanno colori più sgargianti per attirare la femmina, come gli uccelli, mentre le femmine hanno colori mimetici per proteggere le uova. Per esempio il germano reale e il fagiano  hanno colori molto accesi, le femmine sono marroni o grigie.
 I maschi delle rane  hanno delle "sacche vocali" che permette loro di emettere un richiamo molto forte per attirare le femmine; le rane ne hanno due e le raganelle una. Solo i maschi cantano. Altri anfibi sono i tritoni: il maschio ha la cresta per farsi bello con  le femmine. Il ramarro femmina si mimetizza e il maschio ha dei colori molto accesi.
La società delle api è speciale: l'ape regina è il capo, nascono pochissimi maschi che non lavorano, non riescono a nutrirsi da soli e servono solo ad accoppiarsi con la regina. Il fuco è più piccolo dell'ape regina ma più grande delle api operaie.
Gli insetti femmina normalmente fanno tanti piccoli ma li abbandonano, però alcuni ragni femmina se ne occupano.
Le chiocciole sono ermafrodite: cioè sono esseri sia maschi che femmine. Ma anche loro si devono accoppiare. Anche i lombrichi sono ermafroditi.
La primavera è la stagione degli amori. Perché si accoppiano proprio in primavera? Perché  è meglio che i piccoli non nascano in inverno.
Alla fine Cristina  chiede una conclusione sul lavoro fatto: in tutti gli animali abbiamo il maschio e la femmina? No, alcuni sono ermafroditi, sono maschi e femmine. Altri animali hanno una riproduzione assessuata (quelli unicellulari) cioè si riproducono per scissione della cellula, quindi in nuovi nati  hanno tutti lo stesso DNA. Però la natura privilegia la riproduzione sessuata in cui il figlio ha qualcosa da due genitori ed è diverso dagli altri: la natura privilegia la biodiversità perchè dov'è c'è diversità c'è forza e bellezza.
Infine ogni bambino completa una scheda su uno degli animali osservati con il disegno e con le informazioni scoperte.
Prima di lasciarci Cristina ci parla del capriolo e del lupo. Ci anticipa che durante l'uscita che faremo ci leggerà il libro Bambi, che descrive molto bene il comportamento dei caprioli. Ci mostra una foto di un lupo e chiede se è maschio o femmina: è una femmina, anche se molti pensano che sia un maschio perché ha una folta pelliccia, ha un aspetto maestoso e imponente. Questo ci fa capire che è uno stereotipo, un pregiudizio.
La natura ci aiuta a osservare e conoscere la realtà senza pregiudizi.

22 marzo: a caccia di impronte
Oggi abbiamo fatto un' escursione a Monte Gennaro alla ricerca di tracce di animali.
Abbiamo trovato le impronte di volpe, di cinghiale e di capriolo e ci siamo imbattuti in un "tesoro": gli escrementi del lupo che si riconoscono dalla quantità di peli che contengono, dovuti alle prede peloso di cui l'animale si nutre. E' stato proprio un bel ritrovamento!
Ci siamo fermati a disegnare le tracce trovate e a immaginare la storia dell'animale che le aveva lasciate.
Poi abbiamo continuato la camminata fino alla cima di Monte Gennaro dove ci sono dei bellissimi cedri che creano un cerchio magico: ci siamo seduti e Cristina ci ha letto delle storie di animali: abbiamo ascoltato il momento in cui il giovane Bambi si ritrova innamorato di Felina e una storia di volpi.

Poi in classe abbiamo approfondito la conoscenza di questi animali, riflettendo soprattutto su due temi: le differenze di ruolo tra maschi e femmine e la cura dei cuccioli.
Il capriolo

Le femmine si riconoscono anche a distanza per lo specchio anale bianco a forma di cuore mentre i maschi ce l’ hanno a forma di fagiolo. Dopo i cinque mesi ai maschi cresce il palco. L’ aumento  di una sostanza nel sangue  dei maschi porta alla morte del palco. Le femmine si preparano per partorire mentre i maschi adulti segnano i territorio con segni nel terreno. 
 I caprioli di solito vanno al pascolo di notte ma se hanno un piccolo non possono lasciarlo solo perché se no altri animali lo mangerebbero. Non avendo una babysitter per il figlio, decide di portarselo a pascolare solo di giorno, per poter restare con lui tutta la notte  
I lombrichi 
Come le chiocciole, sono animali ermafroditi: ogni soggetto puo essere contemporaneamente fecondato e fecondarne un altro. Ogni verme,  in pratica è  sia maschio sia femmina . Le uova vengono deposte in buchette e i piccoli nati misurano appena 1 cm.
Il cinghiale
La femmina del cinghiale si occupa dei cnghialini. I maschi più anziani vivono in solitudine. 
Il cinghiale femmina per allattare i suoi cuccioli si sdraia nel buco di rami per allattare  i suoi cuccioli  .
La mamma cinghiale è molto attenta a non fare avvicinare gli estranei e veglia sulla sua piccola famiglia. 
Gli uccelli
Il canto degli uccellini è un modo con cui il maschio comunica che vorrebbe incontrare una femmina. È dunque una proposta di matrimonio. Quando il maschio ha trovato la  sua compagna, si accoppiano e costruiscono un nido. Il maschio continua a cantare ma ora per ammonire gli altri maschi.
I Fringuelli stanno nel nido per circa 100 giorni con i genitori che a turno gli portano il cibo.
Quando è il turno del padre, canta in modo da far memorizzare il suo canto ai cuccioli; 
La femmina sa riconoscere il canto del maschio perché anche lei da piccola ha ascoltato quello di suo padre. È molto importante che una volta superata l’ infanzia, il giovane uccello si eserciti a cantare, ascoltandosi e correggendosi.
I Cuculi hanno l’abitudine di deporre le uova nei nidi degli altri uccelli e di lasciare il compito di allevare i piccoli cuculi ai proprietari del nido: non può imparare il proprio canto perché viene cresciuto da altri uccelli della sua specie quindi di conseguenza dovrebbe imparare una lingua sconosciuta. I Cuculi sanno cantare perchè lo ereditano dai genitori come il colore del piumaggio, ecc.
La volpe
La femmina nei mesi caldi cerca  marito.
Per alcuni giorni cacciano insieme, poi la femmina si ritira nella tana per renderla morbida così da accogliere i volpacchiotti che sarebbero nati in primavera.
La mamma allatta i piccoli mentre il padre caccia.
Il marito rimane con la moglie fino alla morte, però alla luna piena va in cerca di volpi più giovani.
Dopo l’allattamento i cuccioli mangiano il cibo rigurgitato poi piccole prede vive.
Se un cucciolo si allontana la madre lo fissa imperiosamente e lui obbedisce subito al richiamo muto.
I cuccioli cercano di cacciare insetti in volo e la mamma approva.
Il lupo
Ogni branco di lupi ha due capi, un maschio e una femmina, che in primavera danno alla luce 4-5 piccoli.                                                                                                                                                        Quando nascono i cuccioli è un evento molto importante per tutto il branco: le femmine stanno nella tana per 2 mesi con i cuccioli (e tutto il branco gli porta da mangiare).


giovedì 1 marzo 2018

L' energia nella nostra scuola


Lunedì 26 febbraio è venuto l' architetto Termanini  a spiegarci coma funziona la nostra scuola da un punto di vista energetico, dato che è una scuola "passiva", cioè che produce da sola l'energia che consuma.
A scuola usiamo l' energia elettrica.
Ci serve per gli strumenti elettronici, il riscaldamento, raffreddamento, la luce, la mensa, la campanella, il sistema  antifurto.
L' energia elettrica che usiamo a scuola proviene dalla luce del sole che viene catturata dai pannelli fotovoltaici, sistemati sul tetto della scuola.
Come funziona il riscaldamento?
I pannelli fotovoltaici catturano la luce del sole e la mandano ad un generatore.
Esso la trasforma per meta' in energia elettrica e per meta' in energia termica.
Successivamente dei fili trasportano l'energia elettrica in delle grate che riscaldano l'aria.
Se c'e' troppo caldo, il sistema di ventilazione si attiva: le ventole delle classi percepiscono che c'è troppo caldo e per questo si mettono in funzione, riducono il calore e girando trasformano l'aria calda in aria fredda.
In che modo questo sistema risparmia energia?
Quando c'è troppa luce, un sensore spegne le luci. Invece quando c'è troppa poca luce lo stesso sensore accende le luci. Inoltre la stanza ha degli isolanti nelle pareti e nel pavimento che permette che il riscaldamento prodotto dal nostro corpo non si disperda.

Alla fine abbiamo posto all'architetto queste domande:
-Perché non avete piantato degli alberi?
Perché non c'erano abbastanza soldi.
-Perché la scuola è grigia e non colorata?
Perché il colore dobbiamo darlo noi.
-Ci sono le telecamere?
Si ma solo all'esterno.
-Perché non avete ancora costruito la palestra?
Perché non c'erano i soldi necessari, ma la costruiranno ad Aprile.
-Perché avete messo il controsoffitto?
Perché altrimenti il soffitto interno era in pendenza.

domenica 18 febbraio 2018

Etruschi

In questo periodo stiamo facendo la conoscenza di una civiltà incredibile e molto raffinata, la prima che trasformò i villaggi di capanne dell'Italia preistorica in  città progredite e fiorenti: gli Etruschi. Una civiltà che si distinse da tutte le altre.

"Non solo  di lingua, anche di modo di vita e costumi differivano gli Etruschi da tutti gli altri popoli."
       Dionigi di Alicarnasso (I sec. a.C.)

Per approfondire puoi guardare questi video e questi siti sugli etruschi:

lunedì 22 gennaio 2018

La cellula, il DNA, tessuti e apparati

Giovedì abbiamo iniziato il viaggio di esplorazione nel corpo umano, la macchina più perfetta e complessa che esista...è incredibile pensare come ogni parte sia straordianaria e che nessun organo lavora da solo ma sempre insieme agli altri...il nostro corpo ci insegna tanto!
Oggi abbiamo iniziato a studiarlo partendo dalla sua più piccola parte  vivente: la cellula. E' un essere vivente, il più piccolo mattoncino vivente del nostro organismo! Il suo funzionamento è incredibile.
Inoltre dentro il nucleo c'è il DNA, la "libreria" che contiene tutte le informazioni su di noi e ognuno ha un DNA diverso dagli altri! Siamo tutti uguali e tutti diversi...la diversità è la meraviglia del nostro mondo!
Per capire meglio la maestra ci ha proposto di costruire (in gruppi) un modellino di cellula e uno di DNA.
Abbiamo visto anche dei video per capire meglio.
https://www.youtube.com/watch?v=Nv6CXNNW1z0
https://www.youtube.com/watch?v=LTLG0fo98PE&t=267s
http://www.mondadorieducation.it/risorse/media/primaria/adozionali/rino_scienze/corpoumano/argomenti.html

Video su tessuti e apparati:
https://www.youtube.com/watch?v=GBR4-qduq6w&list=PL9B0CE44B90BC8E46

mercoledì 17 gennaio 2018

Laboratorio sull'energia: costruiamo un forno solare

Il 12 gennaio abbiamo iniziato un laboratorio di due incontri sull'energia, finanzato dalla Coop.
Durante il primo incontro Pietro, l'esperto, con una presentazione ci ha fatto un riassunto sul tema "Energia",soffermandosi sul problema energetico ( l'inquinamento e l'esaurimento delle risorse) e facendoci riflettere.
Oggi, nel secondo incontro, abbiamo costruito con lui un forno solare, il quale sfrutta appunto il calore del sole (fonte rinnovabile) per cuocere.                                                                             
Non è stato semplice seguire i diversi passaggi ma ce l'abbiamo fatta, anche grazie al suo aiuto.
Prima abbiamo scelto due scatole: una più grande e una più piccola.
Le abbiamo ricoperte di carta stagnola e abbiamo ritagliato il coperchio di quella più piccola; dopo abbiamo messo la scatola più piccola dentro quella più grande.
Abbiamo ritagliato la parte superiore della scatola  più grande, abbiamo posizionato la camera di cottura dentro il forno.
Infine abbiamo dipinto il fornetto di nero nella parte esterna perché...