lunedì 5 marzo 2018

Rospo o rospa?

Oggi iniziamo il percorso con il Parco San Teodoro: "Rospo o rospa?".
Quest'anno esploreremo il mondo del maschile e del femminile nel regno animale.

In classe Cristina, dopo averci spiegato i simboli del maschile e femminile, propone un gioco di coppia con delle tessere: occorre ragionare in coppia su quale, fra le due immagini di animali,  è il maschio e qual è la femmina. Dopo condividiamo ciò che abbiamo capito.
Alcuni maschi hanno corna.  A volte anche le femmine le hanno (come le mucche), ma il palco dei maschi serve per combattere per avere le femmine. Tuttavia i maschi non si ammazzano nel combattimento, tranne quando vivono in cattività.
Tra gli uccelli, i maschi hanno colori più sgargianti per attirare la femmina, come gli uccelli, mentre le femmine hanno colori mimetici per proteggere le uova. Per esempio il germano reale e il fagiano  hanno colori molto accesi, le femmine sono marroni o grigie.
 I maschi delle rane  hanno delle "sacche vocali" che permette loro di emettere un richiamo molto forte per attirare le femmine; le rane ne hanno due e le raganelle una. Solo i maschi cantano. Altri anfibi sono i tritoni: il maschio ha la cresta per farsi bello con  le femmine. Il ramarro femmina si mimetizza e il maschio ha dei colori molto accesi.
La società delle api è speciale: l'ape regina è il capo, nascono pochissimi maschi che non lavorano, non riescono a nutrirsi da soli e servono solo ad accoppiarsi con la regina. Il fuco è più piccolo dell'ape regina ma più grande delle api operaie.
Gli insetti femmina normalmente fanno tanti piccoli ma li abbandonano, però alcuni ragni femmina se ne occupano.
Le chiocciole sono ermafrodite: cioè sono esseri sia maschi che femmine. Ma anche loro si devono accoppiare. Anche i lombrichi sono ermafroditi.
La primavera è la stagione degli amori. Perché si accoppiano proprio in primavera? Perché  è meglio che i piccoli non nascano in inverno.
Alla fine Cristina  chiede una conclusione sul lavoro fatto: in tutti gli animali abbiamo il maschio e la femmina? No, alcuni sono ermafroditi, sono maschi e femmine. Altri animali hanno una riproduzione assessuata (quelli unicellulari) cioè si riproducono per scissione della cellula, quindi in nuovi nati  hanno tutti lo stesso DNA. Però la natura privilegia la riproduzione sessuata in cui il figlio ha qualcosa da due genitori ed è diverso dagli altri: la natura privilegia la biodiversità perchè dov'è c'è diversità c'è forza e bellezza.
Infine ogni bambino completa una scheda su uno degli animali osservati con il disegno e con le informazioni scoperte.
Prima di lasciarci Cristina ci parla del capriolo e del lupo. Ci anticipa che durante l'uscita che faremo ci leggerà il libro Bambi, che descrive molto bene il comportamento dei caprioli. Ci mostra una foto di un lupo e chiede se è maschio o femmina: è una femmina, anche se molti pensano che sia un maschio perché ha una folta pelliccia, ha un aspetto maestoso e imponente. Questo ci fa capire che è uno stereotipo, un pregiudizio.
La natura ci aiuta a osservare e conoscere la realtà senza pregiudizi.

22 marzo: a caccia di impronte
Oggi abbiamo fatto un' escursione a Monte Gennaro alla ricerca di tracce di animali.
Abbiamo trovato le impronte di volpe, di cinghiale e di capriolo e ci siamo imbattuti in un "tesoro": gli escrementi del lupo che si riconoscono dalla quantità di peli che contengono, dovuti alle prede peloso di cui l'animale si nutre. E' stato proprio un bel ritrovamento!
Ci siamo fermati a disegnare le tracce trovate e a immaginare la storia dell'animale che le aveva lasciate.
Poi abbiamo continuato la camminata fino alla cima di Monte Gennaro dove ci sono dei bellissimi cedri che creano un cerchio magico: ci siamo seduti e Cristina ci ha letto delle storie di animali: abbiamo ascoltato il momento in cui il giovane Bambi si ritrova innamorato di Felina e una storia di volpi.

Poi in classe abbiamo approfondito la conoscenza di questi animali, riflettendo soprattutto su due temi: le differenze di ruolo tra maschi e femmine e la cura dei cuccioli.
Il capriolo

Le femmine si riconoscono anche a distanza per lo specchio anale bianco a forma di cuore mentre i maschi ce l’ hanno a forma di fagiolo. Dopo i cinque mesi ai maschi cresce il palco. L’ aumento  di una sostanza nel sangue  dei maschi porta alla morte del palco. Le femmine si preparano per partorire mentre i maschi adulti segnano i territorio con segni nel terreno. 
 I caprioli di solito vanno al pascolo di notte ma se hanno un piccolo non possono lasciarlo solo perché se no altri animali lo mangerebbero. Non avendo una babysitter per il figlio, decide di portarselo a pascolare solo di giorno, per poter restare con lui tutta la notte  
I lombrichi 
Come le chiocciole, sono animali ermafroditi: ogni soggetto puo essere contemporaneamente fecondato e fecondarne un altro. Ogni verme,  in pratica è  sia maschio sia femmina . Le uova vengono deposte in buchette e i piccoli nati misurano appena 1 cm.
Il cinghiale
La femmina del cinghiale si occupa dei cnghialini. I maschi più anziani vivono in solitudine. 
Il cinghiale femmina per allattare i suoi cuccioli si sdraia nel buco di rami per allattare  i suoi cuccioli  .
La mamma cinghiale è molto attenta a non fare avvicinare gli estranei e veglia sulla sua piccola famiglia. 
Gli uccelli
Il canto degli uccellini è un modo con cui il maschio comunica che vorrebbe incontrare una femmina. È dunque una proposta di matrimonio. Quando il maschio ha trovato la  sua compagna, si accoppiano e costruiscono un nido. Il maschio continua a cantare ma ora per ammonire gli altri maschi.
I Fringuelli stanno nel nido per circa 100 giorni con i genitori che a turno gli portano il cibo.
Quando è il turno del padre, canta in modo da far memorizzare il suo canto ai cuccioli; 
La femmina sa riconoscere il canto del maschio perché anche lei da piccola ha ascoltato quello di suo padre. È molto importante che una volta superata l’ infanzia, il giovane uccello si eserciti a cantare, ascoltandosi e correggendosi.
I Cuculi hanno l’abitudine di deporre le uova nei nidi degli altri uccelli e di lasciare il compito di allevare i piccoli cuculi ai proprietari del nido: non può imparare il proprio canto perché viene cresciuto da altri uccelli della sua specie quindi di conseguenza dovrebbe imparare una lingua sconosciuta. I Cuculi sanno cantare perchè lo ereditano dai genitori come il colore del piumaggio, ecc.
La volpe
La femmina nei mesi caldi cerca  marito.
Per alcuni giorni cacciano insieme, poi la femmina si ritira nella tana per renderla morbida così da accogliere i volpacchiotti che sarebbero nati in primavera.
La mamma allatta i piccoli mentre il padre caccia.
Il marito rimane con la moglie fino alla morte, però alla luna piena va in cerca di volpi più giovani.
Dopo l’allattamento i cuccioli mangiano il cibo rigurgitato poi piccole prede vive.
Se un cucciolo si allontana la madre lo fissa imperiosamente e lui obbedisce subito al richiamo muto.
I cuccioli cercano di cacciare insetti in volo e la mamma approva.
Il lupo
Ogni branco di lupi ha due capi, un maschio e una femmina, che in primavera danno alla luce 4-5 piccoli.                                                                                                                                                        Quando nascono i cuccioli è un evento molto importante per tutto il branco: le femmine stanno nella tana per 2 mesi con i cuccioli (e tutto il branco gli porta da mangiare).


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