martedì 6 marzo 2018

A lezione di legalità

Oggi in classe è venuto il comandante dei Carabinieri di Bazzano per parlarci della legalità e del rispetto delle regole.
Le regole sono necessarie per vivere bene insieme e creare un mondo bello.
Ci parla del bullismo e del cyberbullismo. Chiede: Chi fa il bullo in classe? Due alzano la mano. Chi ha assistito ad atti di bullismo e non ha avuto il coraggio di dirlo e protestare? In otto alzano la mano.Anche chi assiste  e non dice niente è un bullo. Si chiama "omertà": è tacere quando si vede qualcosa di sbagliato. Abbiamo l'obbligo di dire quello che vediamo. Chi sta zitto è omertoso. Come si risolvono questi problemi? Con un concetto del mondo del calcio: bisogna passare la palla. Nella realtà occorre "passare la palla" agli altri, cioè denunciare ciò che è successo, dirlo a chi se ne deve occupare, non tenersi la palla e il problema per sé.  Abbiamo un obbligo morale, una responsabilità.
Per difendere chi viene oppresso bisogna fargli uno scudo attorno. Ma a volte il cerchio può essere negativo, perché non fa entrare gli altri. Quindi il cerchio deve essere inclusivo anche con chi si comporta male, deve aiutarlo a cambiare atteggiamento perché un bullo potrebbe diventare un delinquente, quindi bisogna aiutare chi sbaglia a migliorare. Si allontana l'azione ma non la persona, capendo che chi cerca di mostrarsi superiore in realtà spesso si sente più debole. Non dobbiamo giudicare gli altri.
Oggi ci sono anche altri problemi come il cyberbullismo: deridere qualcuno attraverso il mezzi di comunicazione di massa. I bambini non dovrebbero usare i cellulari e soprattutto Internet. Bisogna stare attenti alle informazioni e alle notizie che si trovano in Internet perché spesso sono false, sono le cosiddette "bufale".
Nel cassetto mettiamo due cose: i sogni e i problemi. Se il sogno rimane nel cassetto non cresce e rimane piccolo ma se io lo nutro attraverso la mente, la forza di volontà e il coraggio il sogno si trasforma e si realizza. I problemi invece si alimentano da soli, quindi se li lasciamo nel cassetto diventano sempre più grandi. la soluzione è nel non metterli nel cassetto ma affrontarli. Se noi colpiamo il problema quando è piccolo lo eliminiamo: quindi se uno si comporta da bullo e io lo affronto subito, lui smette di comportarsi  così.
Il comandante chiede: -Siete perfetti o imperfetti? Molti rispondono imperfetti. Perché? Perché non sappiamo e non capiamo tutto. In realtà siamo tutti perfetti. L'essere umano è perfetto in quello che è. Anche se qualcuno non ha un braccio è un essere perfetto. Le persone sono perfette, sono le azioni che a volte sono sbagliate.
Quali sono i problemi del mondo? Inquinamento, guerre, povertà, fame, ecc... A casa abbiamo la soluzione a questi problemi. Quale? Lo specchio. Dobbiamo guardarci in faccia invece di giudicare gli altri. Ogni giorno occorre dirsi "Ti voglio bene, ti amo". Se io ho un grande amore per me stesso amerò gli altri e avrò un grande rispetto per gli altri. Lo specchio ci aiuta ad essere delle persone migliori, è un invito a guardarsi dentro e migliorare il proprio comportamento.
Alla fine dell'incontro, quale riflessione nasce dentro ognuno di noi? Quale insegnamento voglio fare mio e coltivarlo per migliorare la mia vita? Ognuno esprime i suoi pensieri.  
" Ho la responsabilità di salvare i bambini poveri." Andrea T.
"Oggi ho capito che non bisogna essere violenti e che si devono rispettare gli altri, non bisogna causare problemi che poi devi risolvere." Leo T.
"Ho imparato che il bullismo non è bello e quando c' è un bullo devo fermarlo. Ho imparato che bisogna essere  gentile e non essere sgarbato con gli altri."Leo Poli.
"Ho capito che tutti possono essere supereroi. Da oggi farò crescere i sogni, risolverò in fretta tutti i problemi e dirò sempre tutto quello che accade." Davide
"Io ho imparato a non prendere più in giro i più deboli. Il pensiero che mi è rimasto in mente è che bisogna dire tutte le cose brutte che succedono." Andrea G.
"Io ho capito che non devo fare la bulla altrimenti quando cresci diventi cattiva e nessuno ti vorrà bene. Dopo la vita diventerà marcia." Emna
"Quello che ho imparato è che se vedo un bullo che tratta mala uno più debole devo dirlo a un adulto. Ho anche capito che devo avere i cassetti vuoti sia quello dei sogni che  quello dei problemi; quello dei sogni deve essere vuoto perchè devo coltivarli invece quello dei problemi perchè devo risolverli. " Emma
"Quello che mi è rimasto impresso è che devo comunicare le scene di bullismo a cui assisto,devo aiutare il mondo e alimentare il mio sogno." Alessandra
"Bisogna alzarsi quando entra una persona superiore a noi. Quindi bisogna rispettarsi.
I problemi devono essere eliminati subito.
I sogni devono essere coltivati per poter essere realizzati.
Oggi ho deciso che, da grande voglio fare l' insegnante, perchè è un lavoro impegnativo.
Noi siamo tutti perfetti, perchè tutti, possiamo fare tutto."Anna
"Nel cassetto i problemi non ci devono essere perché si ingrandiscono da soli e quindi li dobbiamo affrontare subito. Invece i sogni li dobbiamo alimentare e farli crescere." Valentina.
" Ho imparato che non esiste l' imperfezione e tutti siamo perfetti come siamo."  Francesca.
"Da oggi ho capito che nessuno è imperfetto e che non devo offendere gli altri, ma trovare nelle persone il lato migliore e aiutarli nei problemi." Melissa.
"Ho imparato che se ho dei problemi li devo affrontare prima che diventino troppo grandi" Giorgio
"Da oggi ho imparato che quando un bullo mi prende in giro devo fargli cambiare idea" Arturo
"Ho imparato che se c' è un bullo va affrontato."Viola
"Oggi ho imparato che non bisogna fare i bulli, dobbiamo insegnare ai prepotenti ad avere dei comportamenti migliori verso i compagni di classe .Un pensiero che mi è rimasto impresso è di alimentare i propri sogni e di sconfiggere i problemi e non lasciarli mai nel cassetto."Andrea Lamandini
"Io ho imparato a credere nei miei amici. Il pensiero che mi e' rimasto impresso e' quello del cerchio, perche' bisogna aiutar e e difendere gli amici dai bulli" Giorgia
"Oggi ho capito diverse cose: non sono imperfetto cioè sono perfetto per quello che sono; i bulli possono cambiare e esistono  i supereroi anche nella vita reale, come i poliziotti." Christian.
"Noi siamo tutti perfetti anche quelli che hanno dei problemi. per esempio le persone senza una mano. Siamo noi che crediamo di  essere imperfetti. Ho capito che è meglio non diventare mai bulli" Alessandro Daka                                                  
"Oggi ho capito che devo coltivare i miei sogni e le mie passioni e devo crederci. Per esempio io da grande vorrei diventare un pittore e spero di riuscirci." Alessandro Donini

La maestra Paola aggiunge che ultimamente ha osservato dei comportamenti sempre più corretti, gentili e amorevoli tra i compagni: ieri un bambino è stato escluso da un gioco perché aveva preso in giro un suo compagno, poi però un altro si è intenerito e gli ha ceduto il suo posto e un altro ancora ha visto la scena e ha fatto lo stesso!  La gentilezza e la comprensione creano una catena d'amore che scalda il cuore! La 5° A  può essere orgogliosa dei progressi che ha fatto. E anche le sue maestre!

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