giovedì 8 marzo 2018

8 marzo: la festa delle donne con Malala

Per celebrare la lotta delle donne di ogni tempo per la conquista dei propri diritti, la maestra Paola in questi giorni ci ha letto la storia di Malala Yousafzai, una ragazza pachistana che oggi ha  21 anni e che sin da bambina ha lottato per il diritto all''istruzione e alla libertà delle bambine e per questo ha messo a rischio la propria vita.

Attivista pakistana, nata a Mingora il 12 luglio 1997. Nel 2014 ha ricevuto il premio Nobel per la pace, divenendo a 17 anni il più giovane premio Nobel della storia.
Cresciuta nella regione pakistana dello Swat, dove i suoi genitori gestivano alcune scuole, sin da giovanissima fu attiva nella lotta per i diritti civili e per il diritto all’istruzione dei bambini. Nel 2009 iniziò a tenere un blog per la BBC (British Broadcasting Corporation), raccontando la vita sotto il regime talebano. Nei suoi post reclamava il diritto primario, anche in quanto donna, ad avere un’educazione scolastica e denunciava il regime dei talebani pakistani, ostili all’istruzione delle bambine. Nel 2010 il reporter Adam B. Ellick realizzò un documentario sulla sua battaglia per l’istruzione femminile e contro i talebani.

Il 9 ottobre 2012 i talebani le spararono alla testa sull’autobus che la accompagnava a scuola. Il tentativo di assassinio ebbe subito un’eco mondiale, portando alla mobilitazione dei leader internazionali a favore dell’istruzione primaria e in particolare del diritto delle bambine ad andare a scuola.
Dopo le cure a Londra, nella sua prima apparizione pubblica dopo l’attentato, il 12 luglio 2013, giorno del suo sedicesimo compleanno, parlò all’ONU (Organizzazione delle Nazioni Unite) lanciando un appello per il diritto all’istruzione dei bambini di tutto il mondo.

Insignita nel 2013 del premio Sakharov per la libertà di pensiero dal Parlamento europeo, l’anno successivo ricevette il premio Nobel per la pace «per la battaglia contro la repressione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all’educazione». 

Scriviamo una lettera a Malala: 
"Cara Malala 
dopo tutte le tue sofferenze sei diventata ancora piu' forte come un uccello che e' caduto e si e' rialzato con le ali piu' potenti.
noi ti ammiriamo per il tuo coraggio e per la tua forza, non quella fisica ma quella interiore.
Sei una persona che non si arrende al primo ostacolo ma che lotta fino in fondo e per questo ti meriti tutto il bene del mondo e anche di più.
Non ti scoraggiare per la prima persona che ti giudica o che ti viene contro ma continua a lottare .
Quindi per noi sei come una luce che illumina la nostra strada.
Questa poesia è per te :
Coraggiosa , intelligente ,sensibile, forte 
sono queste le parole che ti rispecchiano.
Nella tristezza e nella guerra 
sei riuscita a ribellarti 
contro i talebani .
Noi ti ammiriamo per quello che hai fatto ,
difendere i diritti dei bambini 
è una luce di gioia per tutti.
L' amore vero è quello 
che fai ogni giorno per l'infanzia .
alla cattiveria non pensare 
la felicità ..... VIVILA.
                                               Vale e Melissa .

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